Business model canvas: la guida completa ai 9 blocchi [2025]

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Introduzione

Descrivere, analizzare e innovare un modello di business può sembrare un compito arduo e complesso. Spesso ci si perde in lunghi e dettagliati business plan che faticano a catturare l’essenza della strategia aziendale e risultano poco flessibili di fronte ai rapidi cambiamenti del mercato. Come si può visualizzare in modo chiaro, sintetico e collaborativo il modo in cui un’azienda crea, distribuisce e cattura valore? La risposta a questa sfida è stata fornita da Alexander Osterwalder e Yves Pigneur con l’introduzione del Business model canvas (BMC). Questo strumento visuale rivoluzionario, composto da nove blocchi interconnessi, permette a imprenditori, manager e team di mappare, discutere, progettare e reinventare modelli di business in modo intuitivo ed efficace. In questa guida completa, esploreremo nel dettaglio cos’è il Business model canvas, perché è diventato uno strumento indispensabile nel [2025], analizzeremo ciascuno dei suoi nove blocchi costitutivi, vedremo come compilarlo passo dopo passo e quali strumenti utilizzare. Preparati a scoprire come questo “canvas” può trasformare il tuo approccio alla strategia e all’innovazione.

Cos’è il business model canvas: definizione e contesto

Il Business model canvas è un template visuale di management strategico utilizzato per sviluppare nuovi modelli di business o documentare quelli esistenti. È stato proposto da Alexander Osterwalder nel suo libro “Business Model Generation” (scritto con Yves Pigneur) nel 2010, basandosi sulla sua precedente tesi di dottorato.

Il Canvas è letteralmente una “tela” suddivisa in nove blocchi fondamentali che rappresentano le aree chiave di qualsiasi business: i clienti, l’offerta, le infrastrutture e la sostenibilità finanziaria. Questi blocchi sono interconnessi e mostrano la logica con cui un’organizzazione intende generare valore.

Il contesto di utilizzo del BMC è estremamente ampio:

  • Startup: Per definire e validare il proprio modello di business iniziale.
  • Aziende esistenti: Per analizzare, migliorare o innovare il modello di business attuale.
  • Sviluppo di nuovi prodotti/servizi: Per mappare come una nuova offerta si integrerà nel modello aziendale complessivo.
  • Pianificazione strategica: Come strumento di discussione e allineamento sulla strategia.
  • Formazione e consulenza: Per insegnare e facilitare la comprensione dei modelli di business.

Il suo scopo principale è fornire un linguaggio comune e visivo per descrivere, sfidare, progettare e far evolvere (pivot) i modelli di business in modo collaborativo e rapido.

L’importanza cruciale del business model canvas

L’adozione diffusa del Business model canvas non è casuale. Il suo utilizzo offre vantaggi significativi:

  • Chiarezza e visione d’insieme: Offre una panoramica completa e sintetica del modello di business su un’unica pagina, rendendo facile comprenderne la logica complessiva.
  • Linguaggio comune: Fornisce una terminologia standardizzata (i 9 blocchi) che facilita la comunicazione e la discussione strategica all’interno del team e con gli stakeholder esterni.
  • Focus sugli elementi chiave: Costringe a concentrarsi sugli aspetti fondamentali che guidano il business, evitando di perdersi in dettagli secondari.
  • Flessibilità e iterazione rapida: La sua natura visuale e modulare (spesso usato con post-it) permette di modificare, testare e iterare rapidamente diverse versioni del modello di business.
  • Strumento collaborativo: È ideale per sessioni di lavoro di gruppo, stimolando la discussione, il confronto di idee e l’allineamento del team.
  • Supporto all’innovazione: Facilita l’identificazione di aree di debolezza nel modello attuale e stimola la generazione di nuove idee per l’innovazione del modello di business.
  • Comunicazione efficace: È uno strumento eccellente per presentare e spiegare il modello di business a investitori, partner o nuovi membri del team in modo chiaro e conciso.

Il BMC trasforma il concetto astratto di “modello di business” in qualcosa di tangibile, discutibile e modificabile.

I 9 blocchi del business model canvas

Il cuore del Canvas sono i suoi nove blocchi costitutivi. Analizziamoli uno per uno:

  1. Segmenti di Clientela (Customer Segments – CS):
    • Cosa rappresenta: I diversi gruppi di persone o organizzazioni che l’azienda mira a raggiungere e servire. Chi sono i nostri clienti più importanti?
    • Domande guida: Per chi stiamo creando valore? Quali sono i loro bisogni, problemi o desideri? Possiamo raggrupparli in segmenti distinti (mercato di massa, nicchia, segmentato, diversificato, piattaforma multi-sided)?
    • Esempio: Per un’app di fitness: giovani adulti attenti alla salute, atleti amatoriali, persone che vogliono perdere peso.
  2. Proposta di Valore (Value Propositions – VP):
    • Cosa rappresenta: Il pacchetto di prodotti e servizi che creano valore per uno specifico segmento di clientela. Quale problema del cliente aiutiamo a risolvere? Quale bisogno soddisfiamo?
    • Domande guida: Quale valore offriamo al cliente? Cosa ci differenzia dalla concorrenza? Si tratta di novità, performance, personalizzazione, design, prezzo, riduzione dei costi, riduzione dei rischi, accessibilità, convenienza/usabilità?
    • Esempio (app fitness): Piani di allenamento personalizzati, monitoraggio progressi facile da usare, community di supporto, contenuti motivazionali.
  3. Canali (Channels – CH):
    • Cosa rappresenta: Come l’azienda comunica con i suoi segmenti di clientela e li raggiunge per fornire la proposta di valore.
    • Domande guida: Attraverso quali punti di contatto interagiamo con i clienti (awareness, valutazione, acquisto, consegna, post-vendita)? Quali canali funzionano meglio? Sono canali diretti (forza vendita, sito web) o indiretti (partner, distributori)?
    • Esempio (app fitness): App store (acquisto/consegna), social media (awareness), blog (valutazione), notifiche in-app (post-vendita).
  4. Relazioni con i clienti (Customer Relationships – CR):
    • Cosa rappresenta: Il tipo di relazione che l’azienda stabilisce e mantiene con ciascun segmento di clientela.
    • Domande guida: Che tipo di relazione si aspettano i nostri clienti? Vogliamo una relazione personale (assistenza dedicata), automatizzata (self-service, chatbot), basata sulla community, o di co-creazione? Come acquisiamo, manteniamo e aumentiamo i clienti (upselling)?
    • Esempio (app fitness): Supporto via email/chat (assistenza personale), forum della community, notifiche automatiche personalizzate.
  5. Flussi di ricavi (Revenue Streams – RS):
    • Cosa rappresenta: Il modo in cui l’azienda genera entrate da ciascun segmento di clientela. Come monetizziamo il valore offerto?
    • Domande guida: Per quale valore i clienti sono disposti a pagare? Come pagano attualmente? Come preferirebbero pagare? Quali sono i meccanismi di prezzo (fisso, dinamico, abbonamento, licenza, commissione, pubblicità)?
    • Esempio (app fitness): Abbonamento mensile/annuale premium, acquisti in-app per funzionalità extra.
  6. Risorse chiave (Key Resources – KR):
    • Cosa rappresenta: Gli asset più importanti necessari per far funzionare il modello di business e offrire la proposta di valore.
    • Domande guida: Di quali risorse (fisiche, intellettuali, umane, finanziarie) abbiamo bisogno per creare valore, raggiungere i clienti, mantenere le relazioni e generare ricavi?
    • Esempio (app fitness): Sviluppatori software, algoritmi di personalizzazione (intellettuale), brand, server (fisici), fondi per marketing.
  7. Attività chiave (Key Activities – KA):
    • Cosa rappresenta: Le azioni più importanti che l’azienda deve compiere per far funzionare il suo modello di business.
    • Domande guida: Quali attività sono cruciali per la nostra proposta di valore, i canali, le relazioni con i clienti e i flussi di ricavi? Si tratta di produzione, problem solving, gestione della piattaforma/rete?
    • Esempio (app fitness): Sviluppo e manutenzione software, creazione contenuti (allenamenti, articoli), marketing e acquisizione utenti, gestione community.
  8. Partner chiave (Key Partnerships – KP):
    • Cosa rappresenta: La rete di fornitori e partner che rendono possibile il funzionamento del modello di business.
    • Domande guida: Chi sono i nostri partner e fornitori chiave? Quali risorse chiave acquisiamo dai partner? Quali attività chiave svolgono i partner? Quali sono le motivazioni per le partnership (ottimizzazione/economia di scala, riduzione rischio/incertezza, acquisizione risorse/attività)?
    • Esempio (app fitness): Fornitori di dati nutrizionali, influencer fitness (marketing), piattaforme di pagamento, fornitori cloud (server).
  9. Struttura dei costi (Cost Structure – CS):
    • Cosa rappresenta: Tutti i costi sostenuti per operare secondo il modello di business.
    • Domande guida: Quali sono i costi più importanti inerenti al nostro modello di business? Quali risorse chiave sono più costose? Quali attività chiave sono più costose? Il modello è più orientato ai costi (minimizzazione) o al valore (focus sulla proposta di valore premium)? Ci sono costi fissi, variabili, economie di scala o di scopo?
    • Esempio (app fitness): Costi di sviluppo e manutenzione, stipendi personale, costi marketing e pubblicità, costi server, commissioni app store.

Questi nove blocchi coprono le quattro aree principali di un business: clienti (CS, VP, CH, CR), offerta (VP), infrastruttura (KR, KA, KP) e sostenibilità finanziaria (RS, CS).

Come compilare il business model canvas: passaggi fondamentali

Compilare il Canvas è un processo iterativo e collaborativo:

  1. Preparazione:
    • Stampa il Canvas in formato grande (A0 o A1) o utilizza una lavagna digitale collaborativa.
    • Procurati post-it di colori diversi e pennarelli.
    • Riunisci un team multidisciplinare (marketing, vendite, prodotto, finanza, operations).
  2. Iniziare la compilazione (senza un ordine fisso, ma spesso si parte da destra):
    • Segmenti di clientela & proposta di valore: Spesso è utile iniziare identificando chi sono i clienti target e quale valore specifico si offre a ciascun segmento. Usare un post-it per ogni elemento.
    • Compilare gli altri blocchi: Procedere con gli altri blocchi, chiedendosi come raggiungere i clienti (Canali), che relazione instaurare (Relazioni), come generare ricavi (Flussi di Ricavi), e poi cosa serve per realizzare tutto ciò (Risorse, Attività, Partner) e quanto costa (Struttura dei Costi).
    • Suggerimento: Usare colori diversi di post-it per collegare elementi specifici (es. una proposta di valore a un segmento di clientela e al relativo flusso di ricavi).
  3. Visualizzare le connessioni: Una volta compilati tutti i blocchi, verificare la coerenza e le connessioni logiche tra di essi. La proposta di valore è allineata ai bisogni del segmento di clientela? I canali sono appropriati? Le attività e le risorse chiave supportano la proposta di valore? I ricavi superano i costi?
  4. Raccontare la storia: Il Canvas compilato dovrebbe raccontare una storia chiara e coerente di come il business funziona (o funzionerà).
  5. Iterare e testare: Il primo Canvas è solo un punto di partenza, pieno di ipotesi. È fondamentale uscire dall’edificio (“get out of the building” – Steve Blank) per testare queste ipotesi con clienti reali, partner e dati di mercato, e poi aggiornare il Canvas di conseguenza. È uno strumento dinamico, non statico.

Vantaggi dell’utilizzo del business model canvas

Riassumendo, i principali vantaggi sono:

  • Visualizzazione: Rende tangibile e comprensibile un concetto complesso.
  • Linguaggio comune: Facilita la comunicazione e l’allineamento strategico.
  • Focus: Aiuta a concentrarsi sugli elementi essenziali del business.
  • Flessibilità: Permette rapide iterazioni e adattamenti.
  • Collaborazione: Stimola il lavoro di squadra e la co-creazione.
  • Innovazione: È un ottimo strumento per esplorare nuovi modelli di business.

Strumenti utili per il business model canvas (fisici e digitali) [2025]

  • Strumenti Fisici:
    • Stampa Grande del Canvas: Il metodo originale, ottimo per sessioni di gruppo in presenza.
    • Lavagna Bianca: Disegnare il canvas e usare post-it.
    • Post-it e Pennarelli: Indispensabili per la flessibilità.
  • Strumenti Digitali:
    • Strategyzer: La piattaforma ufficiale creata da Osterwalder, con strumenti aggiuntivi (Value Proposition Canvas, ecc.).
    • Miro, Mural, FigJam: Lavagne digitali collaborative con template pronti del BMC.
    • Canvanizer: Strumento online specificamente dedicato ai canvas (inclusi altri tipi come Lean Canvas).
    • Software di Mappe Mentali: Possono essere adattati per creare versioni digitali del canvas.

Errori comuni da evitare

Per sfruttare al meglio il BMC, evitare questi errori:

  • Compilazione superficiale/generica: Non andare abbastanza in profondità nell’analisi di ciascun blocco.
  • Considerarlo un documento statico: Non aggiornarlo in base ai feedback e ai cambiamenti del mercato.
  • Mancanza di ricerca: Basare la compilazione solo su ipotesi interne senza validarle esternamente.
  • Ignorare le connessioni: Compilare i blocchi in modo isolato senza verificarne la coerenza reciproca.
  • Non testare le ipotesi: Credere che il Canvas sia la realtà invece che un insieme di ipotesi da verificare.
  • Usarlo al posto del business plan (quando serve): Il BMC è ottimo per la progettazione e l’iterazione, ma un business plan dettagliato può essere necessario per ottenere finanziamenti o per la pianificazione operativa approfondita.

FAQ sul Business Model Canvas

Domanda 1: Qual è la differenza tra Business Model Canvas e Lean Canvas?

Il Lean Canvas, adattato da Ash Maurya dal BMC, è specificamente pensato per le startup in fase iniziale che operano in condizioni di estrema incertezza. Sostituisce i blocchi “Partner Chiave”, “Attività Chiave” e “Risorse Chiave” (più difficili da definire all’inizio) con “Problema”, “Soluzione”, “Metriche Chiave” e “Vantaggio Iniquo (Unfair Advantage)”. È più focalizzato sulla validazione del problema/soluzione. Il BMC è più adatto per aziende esistenti o startup che hanno già una maggiore chiarezza su infrastruttura e partner.

Domanda 2: Chi dovrebbe compilare il Business Model Canvas?

Idealmente, dovrebbe essere un lavoro di team, coinvolgendo persone con diverse prospettive (es. fondatori, product manager, marketing, vendite, finanza, tecnologia). Questo assicura una visione più completa e favorisce l’allineamento. Non dovrebbe essere compilato da una sola persona o funzione isolata.

Domanda 3: Con quale frequenza dovrei aggiornare il mio Business Model Canvas?

Il BMC non è un documento da creare e dimenticare. Dovrebbe essere rivisto e aggiornato regolarmente, specialmente per le startup o in mercati dinamici. Una buona pratica è rivederlo almeno trimestralmente o semestralmente, e ogni volta che si ottengono nuovi insight significativi dai clienti, dal mercato, dai test o quando si pianificano cambiamenti strategici importanti.

Conclusione

Il Business model canvas ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo e parliamo di modelli di business. La sua semplicità visuale, unita alla completezza dei nove blocchi, lo rende uno strumento potente e versatile per imprenditori, manager e innovatori nel [2025]. Che si tratti di lanciare una nuova impresa, analizzare un’attività esistente o esplorare nuove opportunità, il BMC fornisce una struttura chiara per mappare, discutere e iterare la logica fondamentale con cui un’organizzazione crea e cattura valore. Ricorda che il suo vero potere non risiede nel compilare la tela una volta, ma nell’utilizzarla come uno strumento dinamico per guidare la sperimentazione, l’apprendimento e l’adattamento continuo nel percorso verso un modello di business di successo.

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