Key result (risultato chiave): cos’è, come definirlo negli OKR [2025]

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Introduzione

Definire obiettivi ambiziosi è fondamentale per la crescita, ma come sapere se li stiamo raggiungendo davvero? Spesso gli obiettivi rimangono dichiarazioni d’intenti vaghe, rendendo difficile misurare i progressi e mantenere il focus. Nel popolare framework di goal setting OKR (Objectives and Key Results), la componente che porta chiarezza, misurabilità e concretezza all’obiettivo è proprio il Key Result (KR), o Risultato Chiave. Senza Key Result ben definiti, gli Objectives rischiano di rimanere sogni nel cassetto.

Ma cos’è esattamente un Key Result nel contesto degli OKR? Come si distingue da un semplice compito o da un KPI generico? Quali caratteristiche deve avere per essere efficace e come si scrivono KR che motivino il team e misurino realmente il successo? Questo articolo approfondirà la definizione di Key Result, spiegherà il suo ruolo cruciale nel framework OKR, illustrerà le caratteristiche fondamentali e fornirà una guida pratica con esempi per definirli al meglio, evitando gli errori più comuni.

Cos’è un key result: definizione nel contesto degli OKR

Un Key Result (KR), o Risultato Chiave, è una metrica specifica e misurabile utilizzata per tracciare il progresso verso il raggiungimento di un Objective (Obiettivo) all’interno del framework OKR. Mentre l’Objective definisce cosa si vuole raggiungere (la direzione, qualitativa e ispirazionale), i Key Result definiscono come si misura il successo nel raggiungere quell’Objective (i risultati quantitativi).

In sintesi, i KR rispondono alla domanda: “Come sapremo di aver raggiunto il nostro Objective?”. Devono essere quantificabili, verificabili e rappresentare un risultato (outcome) significativo, non una semplice attività (output) o un compito da svolgere. Ogni Objective è tipicamente associato a un piccolo numero di Key Result (di solito da 3 a 5).

Perché i key result sono fondamentali nel framework OKR (Importanza/benefici)

I Key Result sono il cuore pulsante del sistema OKR e apportano benefici cruciali:

  • Rendono gli obiettivi misurabili: Trasformano aspirazioni qualitative (Objectives) in traguardi quantificabili e monitorabili.
  • Portano chiarezza e focus: Definiscono in modo inequivocabile cosa significa “successo” per un determinato Objective, aiutando i team a concentrare gli sforzi.
  • Guidano l’allineamento: KR ben definiti aiutano ad allineare i team e i singoli contributori verso risultati comuni.
  • Abilitano il monitoraggio dei progressi: Permettono di tracciare l’avanzamento verso l’Objective in modo oggettivo durante il ciclo OKR (solitamente trimestrale).
  • Promuovono la responsabilità (Accountability): La misurabilità rende più facile assegnare responsabilità e valutare i risultati.
  • Stimolano l’ambiziosità: I KR sono spesso definiti in modo ambizioso (“stretch goals”) per spingere i team oltre la performance ordinaria.
  • Facilitano la comunicazione: Forniscono un linguaggio comune e basato sui dati per discutere delle performance e dei progressi.

Le caratteristiche di un key result efficace (SMART+, Outcome-focused)

Per essere efficaci, i Key Result dovrebbero possedere diverse caratteristiche, spesso riassunte dall’acronimo SMART (Specific, Measurable, Achievable, Relevant, Time-bound) con alcune aggiunte cruciali per il contesto OKR:

  1. Specifico (Specific): Chiaro, non ambiguo, ben definito. Tutti devono capire cosa si sta misurando.
  2. Misurabile (Measurable): Quantificabile. Deve essere possibile tracciare il progresso con numeri. Deve avere un punto di partenza (baseline) e un punto di arrivo (target).
  3. Ambizioso ma realizzabile (Ambitious yet Achievable): Deve rappresentare uno “stretch”, spingere il team a dare il meglio, ma non essere così impossibile da risultare demotivante. Spesso si punta a raggiungere il 70-80% di un KR ambizioso.
  4. Rilevante (Relevant): Direttamente collegato all’Objective che intende misurare. Il suo raggiungimento deve contribuire significativamente al successo dell’Objective.
  5. Legato al tempo (Time-bound): Definito all’interno del ciclo OKR (solitamente trimestrale), con una scadenza chiara.
  6. Focalizzato sul risultato (Outcome-focused): Questo è cruciale. Misura l’impatto, il risultato desiderato, non l’attività o l’output (es. “Aumentare il tasso di conversione del 15%” è un outcome; “Lanciare 3 campagne marketing” è un output/attività).
  7. Verificabile: Deve essere possibile verificare oggettivamente se il KR è stato raggiunto o meno, basandosi su dati concreti.

Inoltre, è fondamentale limitare il numero di KR per ciascun Objective (idealmente 3-5) per mantenere il focus.

Come scrivere key result potenti (Processo e best practice)

Scrivere KR efficaci è un’arte che richiede pratica:

  1. Parti dall’objective: Assicurati che l’Objective sia chiaro e ispirazionale. Chiediti: “Quali risultati misurabili dimostrerebbero che abbiamo raggiunto questo Objective?”.
  2. Identifica le metriche chiave: Brainstorming sulle metriche che meglio rappresentano il successo dell’Objective. Concentrati su metriche di valore e outcome.
  3. Focalizzati sul cambiamento: Spesso i KR misurano un cambiamento rispetto a una baseline (es. Aumentare X da Y a Z; Ridurre A da B a C).
  4. Stabilisci baseline e target: Definisci il punto di partenza (baseline) e il valore numerico che vuoi raggiungere (target) entro la fine del ciclo.
  5. Usa linguaggio chiaro e quantitativo: Frasi brevi, dirette, con numeri specifici.
  6. Verifica l’outcome-focus: Chiediti: “Questo KR misura un risultato o un’attività?”. Se descrive un’azione, probabilmente non è un buon KR.
  7. Assicurati che sia sfidante: Il target dovrebbe richiedere uno sforzo significativo.
  8. Rendilo verificabile: Come e dove verranno reperiti i dati per misurarlo?
  9. Limita il numero: Scegli i 3-5 KR più impattanti per ogni Objective.

Esempio di struttura: Aumentare/Diminuire [Metrica X] da [Valore Baseline Y] a [Valore Target Z] entro [Data Fine Ciclo].

Esempi di key result (buoni e cattivi)

Objective: Migliorare la soddisfazione dei clienti del nostro prodotto SaaS.

  • KR buoni (outcome-focused, misurabili):
    • Aumentare il Net Promoter Score (NPS) da 40 a 55.
    • Ridurre il tasso di abbandono mensile (churn rate) dal 3% all’1.5%.
    • Aumentare il tasso di completamento del processo di onboarding dall’80% al 95%.
    • Aumentare il punteggio medio di soddisfazione del supporto clienti (CSAT) da 4.0 a 4.5 su 5.
  • KR cattivi (task/output-focused, vagi):
    • Lanciare 5 nuove funzionalità richieste dai clienti. (Output, non outcome)
    • Contattare 100 clienti per un feedback. (Attività)
    • Migliorare la documentazione del prodotto. (Vago, non misurabile)
    • Rendere i clienti più felici. (Non misurabile)
    • Analizzare i dati di utilizzo. (Attività)

Errori comuni nella definizione dei key result

  • Confonderli con task o iniziative: Scrivere KR che descrivono attività da fare invece di risultati da raggiungere.
  • Mancanza di misurabilità: Definire KR vaghi o qualitativi che non possono essere tracciati numericamente.
  • Focus su output invece che outcome: Misurare la quantità di lavoro svolto (es. numero di articoli scritti) invece dell’impatto generato (es. aumento del traffico organico).
  • Stabilire troppi KR: Diluire il focus e rendere difficile il monitoraggio.
  • Mancanza di ambizione (sandbagging): Impostare target troppo facili da raggiungere che non stimolano il miglioramento.
  • Target irrealistici: Impostare target così impossibili da raggiungere da essere demotivanti.
  • Assenza di baseline: Definire un target senza sapere qual è il punto di partenza.
  • KR non verificabili: Non essere in grado di ottenere i dati per misurare il progresso.

Differenza tra key result e task/iniziative

Questa è una distinzione cruciale:

  • Key result (KR): Misura il successo nel raggiungere un Objective. È un risultato misurabile. Risponde a: “Come sappiamo di avercela fatta?”.
  • Task/iniziative: Sono le azioni specifiche, i progetti o le attività che si intraprendono per influenzare i Key Result e raggiungere l’Objective. Rispondono a: “Cosa faremo per raggiungere i KR?”.

Esempio:

  • Objective: Aumentare la notorietà del brand nel mercato X.
  • Key result: Aumentare le menzioni del brand sui media di settore da 5 a 15 al mese.
  • Iniziativa/task: Lanciare una campagna PR mirata; Organizzare un webinar con influencer del settore; Pubblicare 3 comunicati stampa.

Le iniziative sono ciò che fai, i Key Result sono i risultati che misuri.

FAQ sui Key Result (OKR)

D: Quanti Key Result dovrei avere per ogni Objective?

R: La raccomandazione comune è tra 3 e 5 KR per Objective. Questo aiuta a mantenere il focus sui risultati più importanti senza disperdere le energie.

D: Qual è la differenza tra un Key Result e un KPI (Key Performance Indicator)?

R: Spesso c’è sovrapposizione, ma la differenza principale sta nel contesto e nello scopo. I KPI sono metriche continue che monitorano la salute generale di un’area o di un processo (es. fatturato mensile, traffico sito web). I Key Result sono specifici per un Objective all’interno di un ciclo OKR e misurano il progresso verso quel particolare obiettivo ambizioso in un dato periodo. Un KPI può diventare la metrica di un KR se l’obiettivo è migliorare significativamente quel KPI.

D: I Key Result possono essere qualitativi?

R: Idealmente, i KR dovrebbero essere quantitativi e misurabili. A volte, misurare direttamente un outcome qualitativo è difficile. In questi casi, si cercano proxy quantitativi o si utilizzano scale di valutazione standardizzate (es. NPS, CSAT) o si definisce un KR basato sul completamento verificabile di un progetto chiave che rappresenta un passo fondamentale (ma è un’eccezione da usare con cautela).

D: Come si stabiliscono i target per i Key Result? Devono essere sempre “stretch”?

R: I target dovrebbero essere ambiziosi (stretch) per stimolare il team, ma basati su una valutazione realistica del potenziale di miglioramento partendo dalla baseline. Non devono essere impossibili. La definizione del target è un mix di analisi dei dati storici, benchmark e ambizione strategica.

Conclusione

I Key Result sono la linfa vitale del framework OKR. Trasformano obiettivi ispirazionali in traguardi concreti e misurabili, fornendo la bussola necessaria per navigare verso il successo. Definire KR efficaci – specifici, misurabili, ambiziosi, rilevanti, time-bound e focalizzati sui risultati – è essenziale per guidare il focus, monitorare i progressi e promuovere una cultura basata sulla performance e sulla responsabilità. Imparare a distinguere i veri risultati dalle semplici attività e a scrivere KR potenti è una competenza chiave per chiunque voglia utilizzare gli OKR per guidare la crescita e il miglioramento continuo.

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