Di cosa si tratta
“Devi riuscire a profondere meglio i tuoi obiettivi, che devono diventare i loro. Devi offrire una condivisione maggiore, perché hai bisogno di tutti.” – G. Grossi
I leader devono ripartire dalla gentilezza.
Non si tratta di un concetto fumoso, ma del focus nel lavoro di Giampaolo Grossi, general manager di Starbucks Italy. In un quotidiano sempre più frenetico ed impersonale, la leadership deve acquisire la capacità di capire chi ha di fronte, per essere guida solida.
Questo si è rivelato, nella sua esperienza diretta, un valore chiave nel processo strategico dietro all’arrivo in Italia di Starbucks col primo store che è la Roastery, e ne abbiamo approfondito i dettagli durante il meeting.
Rispetto, comprensione, empatia, condivisione: valori imprescindibili per una leadership che funzioni e che sia capace di sbloccare il potenziale di chi si trova di fronte.
Come si traduce la gentilezza in un’azienda?
Qual è l’impatto di una leadership gentile nel processo strategico?
Cosa vuol dire mettere le persone al centro, non sono nella ricerca sui prodotti, ma all’interno dell’organizzazione?
Giampaolo Grossi, Starbucks Italy’s Employee No. 1 e General Manager di Starbucks Italy, affronta questi temi nel suo lavoro ogni giorno, e ci ha parlato di come i sistemi di command & control dall’alto non funzionino e non fruttino più, e di come una leadership gentile possa avere impatto cruciale nella strategia.
Perché dovresti partecipare
I Brand delegano troppo spesso una componente fondamentale del loro rapporto con le persone. La loro voce.
Non solo quella delle campagne. Ma di tutte le parole che costituiscono l’esperienza stessa. Dal banner della cookie policy alle faq. Dalla bolletta al customer care.
Se sei un CEO, CMO, lavori nel marketing o nel design, e hai bisogno di costruire un Brand capace di rimanere impresso nella testa delle persone, neutralizzare la competizione che diventerà solo rumore di fondo, questo STRTGY Meeting ti aiuterà a utilizzare uno dei più importanti strumenti di Design al mondo: le parole.