№ 167

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Il framework per il cambiamento e come implementarlo con gli strumenti di MAKE PROGRESS

5:25 di lettura — Gli OKR sono behavioural science. Come funziona il nostro cervello quando bisogna cambiare. Novità dal BACKSTAGE di Roma
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Hey buon lunedì!

Gli OKR sono behavioural science

La strategia rappresenta sempre la descrizione di un cambio comportamentale, tra il modo di lavorare attuale e il nuovo modo di lavorare che meglio supporta il raggiungimento di uno stato futuro dell’organizzazione.

Questo concetto è così radicato in MAKE PROGRESS con gli OKR, che i leader sono chiamati a svolgere un esercizio impegnativo ma potente per mappare l’organizzazione analizzando il comportamento attuale dei team e come dovrebbe cambiare per supportare meglio l’esecuzione della strategia. Il template di questo esercizio, chiamato Now & Next, è disponibile nell’OKR toolkit.

Ma cambiare è difficile. Ecco il framework in quattro step che ha ispirato il lavoro di MAKE PROGRESS con gli OKR.

Prima di iniziare: come funziona il nostro cervello

Le organizzazioni sono fatte di persone e il primo livello di cambiamento deve avvenire proprio a questo livello. È importante prima di tutto comprendere il funzionamento del nostro cervello e cosa succede quando si cambia. 

Immaginiamo il cervello diviso in due sistemi: razionale ed emotivo.

Il sistema razionale consente di pianificare, riflettere e prendere decisioni a lungo termine; è più lento poiché valuta pro e contro, valutando le conseguenze delle scelte nel nostro miglior interesse. 

Il sistema emotivo, invece, riguarda decisioni istintive e soddisfazione di desideri immediati. È grazie a lui che si sviluppano abitudini e comportamenti automatici, anche senza consapevolezza.

Questi due sistemi lavorano in coppia: quando prendiamo una decisione, vince uno o l’altro.

Progettati per sostenere il progresso umano, entrambi i sistemi non mirano a mettere in pericolo la persona. Tuttavia, il sistema emotivo può talvolta sovrastare quello razionale frequentemente. Se ciò ci ha salvato dai pericoli in passato, nel contesto aziendale è fondamentale riequilibrare il peso di chi prende le decisioni e sfruttare questo meccanismo a nostro vantaggio. 

1. Rendere chiaro il cambiamento

Il primo passo consiste nel rendere inconfutabile la necessità di cambiamento. Purtroppo spesso avviene esattamente l’opposto: viene imposto.

Quando succede si attivano delle resistenze dovute per la maggior parte nella mancanza di chiarezza sulle motivazioni e sulle modalità del cambiamento. Non ci si può muovere verso una direzione che non si conosce.

La comunicazione della strategia è il primo momento nel quale si innesca il cambiamento. Deve avvenire nella maniera più comprensibile possibile, e deve essere strutturata in modo da permettere adeguato spazio alle persone di contribuire ma sufficiente precisione per farlo con efficacia.

Dire “puntiamo sull’innovazione”, “diventiamo leader di categoria” o “forniamo ritorni incredibili ai nostri stakeholder”, sono come i buoni propositi che a Febbraio sono già abbandonati perchè non portano la chiarezza necessaria. È come dire che bisogna “avere una dieta più sana”. Cosa vuol dire sana? Quanta pasta, verdura o carne bisogna mangiare per essere sani? È possibile mangiare formaggio? E le uova?

La chiarezza e la pragmaticità della strategia sostengono l’adozione. Lo Strategy Focus Onepager è lo strumento di MAKE PROGRESS che consente di rappresentare l’intera strategia in un’unica pagina in modo estremamente pragmatico. 

Il canvas si basa sull’idea che le decisioni a sinistra del foglio debbano portare i numeri a destra. Ciò implica che è impossibile ottenere nuovi risultati senza modificare l’organizzazione. Questo documento, redatto in modo semplice, diventa il fulcro della strategia, il veicolo più rapido per distribuirla e renderla azionabile mobilitando le persone.

2. Creare desiderio di progresso

Le strategie di crescita che mirano solo ad arricchire la proprietà non funzionano. La letteratura evidenzia che gli incentivi economici non sono il principale driver del cambiamento. Le persone vogliono sentirsi connesse e parte di qualcosa di più grande. 

Ogni progetto di OKR implica una ridefinizione e una condivisione della vision e della mission aziendali. Una volta che la leadership ha descritto e comunicato la strategia, i team comprendono come connettersi e connettere i propri obiettivi alle proprie vocazioni, ritrovando il significato del proprio lavoro in uno schema chiaro e necessario. 

Gli OKR diventano importanti per le persone non solo tecnicamente precisi. 

3. Partire in discesa

Siamo incredibilmente bravi a perseverare nelle azioni inutili nonostante sappiamo che non sono proficue e non ci avvicinano agli obiettivi. Continuiamo a spegnere la sveglia, evitiamo la palestra e investiamo tempo e risorse in progetti mai misurati, pur consapevoli del loro scarso impatto sulla crescita. 

Piuttosto che concentrarsi sul sistemare ciò che non funziona, senza la garanzia che la situazione migliorerà è più semplice raddoppiare le risorse su ciò che funziona.

Quante volte le riunioni diventano luoghi dove emergono problemi, anche quelli meno rilevanti? Per comprendere cosa ha funzionato piuttosto che continuare a parlare du inutili tecnicismi bisogna dotarsi di un sistema che ci aiuti a indivuare i progetti di successo.

I team che utilizzano MAKE PROGRESS si avvalgono di uno strumento, incluso nell’OKR Toolkit, chiamato Project Alignment grazie al quale riescono a mappare i progetti in base al sostegno alla crescita e riconoscere ciò che non contribuisce, liberando tempo per concentrarsi sulle priorità. 

4. Rimuovere gli ostacoli

Iniziare in discesa è il primo passo per acquisire momentum nel moto strategico, ma è necessario sostenerlo con la creazione di sistemi che facilitino il raggiungimento dei risultati.

Non possiamo chiedere alle persone di conseguire target più alti semplicemente lavorando di più o sacrificandosi personalmente. Dobbiamo puntare a costruire sistemi ripetibili, ottenibili solo sviluppando un sistema operativo che fornisca le ricette per vincere le sfide. 

Un ruolo cruciale nelle organizzazioni è quello dell’Operation Manager, che semplifica il lavoro fornendo informazioni tempestive e distribuendo la conoscenza dei processi a chi li deve eseguire.

Alla creazione di librerie di procedure, utili per accelerare l’esecuzione e ridurre errori, c’è un concetto fondamentale nel programma MAKE PROGRESS che ne amplifica i risultati: i roadblock

Gli ostacoli e le soluzioni fluiscono dalla periferia dell’organizzazione verso l’interno, rendendo i team autonomi e propositivi. I leader ottengono così informazioni preziose sul funzionamento dell’organizzazione e i roadblock diventano fari che illuminano aree strategiche nelle quali l’innovazione hai ritorni più rapidi, coinvolgendo tutto il gruppo anziché pochi individui. Il template per la rimozione dei roadblock è già disponibile nell’OKR Toolkit.

Il framework in breve

L’efficacia del framework risiede nella sua semplicità che nei quattro step porta equilibrio tra la parte razionale ed emotiva delle persone rispetto al cambiamento. 

Il primo step consiste nel portare chiarezza nel cambiamento mentre il secondo nel creare il desiderio del cambiamento stesso. Il terzo nel rendere il cambiamento così semplice da essere inevitabile, infine il quarto nel sostenere il cambiamento rimuovendo gli ostacoli.

Se vuoi conoscere come far evolvere la tua organizzazione grazie agli strumenti di MAKE PROGRESS ho messo a disposizione questo calendario per incontrarci e vedere gli strumenti in azione. Quando sarai pronto, scegli il momento migliore da questo link.

Non vedo l’ora di conoscere quello che stai creando

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