Hey, buon lunedì,
Venerdì un caro amico, al telefono, è riuscito a descrivere, meglio di chiunque altro, l’atmosfera che si respira in questi giorni.
Mi ha detto “qui c’è un clima come se tutti stessero attendendo l’arrivo del meteorite”.
Non avrei saputo descriverlo meglio.
I primi danni
Il meteorite non è ancora arrivato eppure i primi frammenti stanno colpendo la base. E alla base ci sono le Persone.
Di questi tre blocchi fondamentali per qualsiasi tipo di attività ne ho parlato nel primo STRTGY Meeting. Trovi le slide e il questionario di self assessment entrando nella STRTGY Community su Facebook, sezione file. Ecco link diretto ↗.
Il succo è questo:
Persone che lavorano in maniera coesa e cooperativa si dotano di Processi più efficienti per fare meglio, più velocemente e riducendo i rischi abilitando così la creazione di Prodotti che hanno maggiori chance di competere nel mercato.
— STRTGY Maturity Index
Le fasi dello smart working
Stiamo vivendo in queste ore il più grande esperimento al mondo sul futuro del lavoro.
Catalizzato da questa situazione, lo smart working, per la maggior parte delle PMI, sta attraversando a tutto gas le tre fasi dei grandi movimenti, nel preciso ordine di John Stuart Mill.
Ogni grande movimento conosce tre fasi: prima viene ridicolizzato, poi discusso ed infine adottato.
— John Stuart Mill
Fase 1. Ridicolizzazione.
Lo smart working è roba da startuppari. Come fai a essere produttivo se sei a casa?
Chi non se l’è sentito dire almeno una volta?
Fase 2. Discussione.
“Nel nostro settore non è possibile.” ci hanno. Eppure arriviamo in ufficio, ci mettiamo le cuffie e ci mandiamo email tutto il giorno per pararci il culo. Nella precedente newsletter ti ho linkato un survey che mette nero su bianco che al massimo sei concentrato per 2 ore al giorno (accedi all’archivio).
Organizzazioni che sono in questa fase, inseriscono la parola “smart working” solo nelle job description oppure lo usano come premio mascherando opportunità di cost reduction o di social responsibility.
Fase 3. Adozione.
Mentre scrivo lo smart working non è soltanto una cosa ovvia, è l’unica strada possibile.
Lavorare da casa non diventa fondamentale solo per te, ore lo è anche per gli stakeholder. Per non interrompere il servizio. Per ammortizzare i costi fissi. Per preparare il dopo.
E gente come noi, che ama il proprio lavoro perché progetta il futuro, lo fa con passione. Sgombrato il tavolo dalla colazione siamo in ufficio in 15 secondi netti, risparmiando C02 emessa e respirata, con la concentrazione che non avevamo da anni.
Fin qui tutto bene, questo è solo positivo.
Però, appena avrai aperto il tuo portatile, fatti questa domanda. Quanti business hanno processi pronti per potere essere eseguiti da remoto?
Mi riferisco a tutte le persone che non hanno il portatile aziendale. Che non sanno come fare o non hanno la possibilità di accedere ai dati che servono perché il progetto “del Cloud” non è ancora concluso. Alla rubrica che è ancora di carta per via delle licenze del CRM troppo costose per tutti i dipendenti. Ai docenti che usano il loro account skype personale per fare lezione e il proprio Google Drive per condividere le slide.
E guardiamo al mattoncino più alto, quello dei Prodotti. Quanti business hanno prodotti o servizi che possono continuare a generare fatturato in queste nuove condizioni di distribuzione?
The “bring-at-home” wave
Prendi per esempio l’Esselunga che si è mobilitata subito. Ha restituito alla comunità 2,5M di euro per gli Ospedali e gli Istituti impegnati in prima linea, oltre alla spesa consegnata gratis per over 65.
Esselunga ha potuto farlo perché il suo business uscirà più forte da questa crisi che ha una peculiarità: quella di permettere a tantissime persone di provare per la prima volta comportamenti disruptive, dove in parole povere non c’è nessuna convenienza a tornare indietro.
La paura di andare al supermercato, così come in ufficio, ha fatto superare i pregiudizi a chi non aveva mai fatto la spesa online o a chi riteneva lo smart working impossibile.
Nuovi comportamenti = nuove opportunità. Come consumatori, quando saremo fuori da questa crisi, saremo completamente diversi e pochi business saranno in grado di essere pronti se non innovano ora. Se non investono su Persone, Processi e Prodotti che abilitino nuovi modelli di business.
Esselunga ha lanciato il suo e-commerce nel 2001. 19 anni fa.
Su questo tu hai un vantaggio. La tecnologia di Esselunga oggi costa 10× meno per effetto della legge di Moore.
Esselunga però ha lanciato la carta Fidaty nel 1995. La sua intelligenza artificiale, con 25 anni di customer data disponibili, potrebbe portarti a casa la spesa prima che tu ti accorga di avere il frigo vuoto e con molta probabilità sarebbe anche più bravo/a di te scegliendo alimenti di stagione, un equilibrato rapporto di carboidrati, proteine e grassi, le cose in offerta e quelle con più punti fragola magari facendoti risparmiare.
Disclaimer: non ho mai lavorato per Esselunga, non ho informazioni sul fatto che Esselunga salvi questi dati, e questa è pura design-fiction, ma se conoscete qualcuno che lavora lì e pensate possa essere interessato a questa newsletter, inoltrargliela pure, troverò il modo per sdebitarmi 🙂
Ma torniamo a noi. Ho cercato cosa hanno in comune le aziende che più di altre beneficeranno di questi nuovi comportamenti l’ingrediente comune è la capacità del loro business model di portare-a-casa il nuovo necessario per la nostra vita.
Ecco una lista assolutamente non esaustiva per spiegarti il concetto.
Esempi di Bring-at-home businesses
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Portano a casa l’ufficio
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Google
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Slack
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Zoom
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Okta
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Intercom
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Atlassian
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Portano a casa la spesa
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Amazon
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Esselunga
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Walmart
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Portano a casa il buon cibo
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Food delivery (Deliveroo & co.)
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Tannico
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Portano a casa lo shopping
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Farfetch
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Shopify
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Etsy
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Ebay
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Portano a casa entertainment
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Spotify
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Netflix
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Sonos
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Electronic Arts
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Zynga
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Take-Two Interactive
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Portano a casa la palestra
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Peloton
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Tecnogym
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Portano a casa la salute
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Farmacie online
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Diagnostica remota
- Dentisti con aligner di nuova generazione
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Rendono la casa migliore
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Ikea
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Credo di essere fuori tempo massimo. Le email iniziano ad arrivare ed è ora di passare in modalità ufficio ma prima che ti lasci voglio anticiparti che sto lavorando ai prossimi STRTGY meetings che sicuramente saranno trasmessi in diretta streaming nel nostro gruppo su Facebook e che avranno ospiti importanti.
Se c’è un momento storico nel quale è quantomai utile scambiarsi informazioni e competenze per ricostruire nuovi vantaggi competitivi in un mondo che non sarà più lo stesso, quel momento è oggi e tu sei nel posto giusto.
Buon lavoro!
Fatti sentire!