Sempre più i brand hanno bisogno di trovare una voce nuova, diretta, trasparente che parli alle persone e non a segmenti di mercato.
Il mondo dei social qui può essere la chiave di volta: collaborare con YouTuber, macro e micro Influencer, Content Creator, che possano riflettere al meglio il posizionamento del marchio.
Ma qual è il vero ritorno sull’investimento?
Quali sono i numeri che ha senso tenere sotto controllo?
Come costruire una relazione con i content creators?
Se sei un CEO, CMO o semplicemente vuoi capire come collaborare con Youtubers, TikTokers e Instagrammers al meglio e quali sono i reali frutti di questi investimenti, non puoi mancare.
Michele e Marcello ci parleranno nel dettaglio dell’importanza di trovare le giuste collaborazioni che sappiano valorizzare il posizionamento del marchio, dando valore, e non essendoci soltanto.
Michele Pagani è Partner e Head of media strategy di Gummy Industries, agenzia creativa digitale che aiuta le aziende medie e grandi a sviluppare il proprio business. Una realtà di creativi che conosce l’importanza dei numeri, citando Gummy: “la comunicazione è bella quando è efficace e aumenta il fatturato”.
Marcello Ascani è uno Youtuber. Nella sua bio su Instagram si descrive così: “sono un buon esempio per i vostri figli”. E lo è davvero. Classe 1997, quest’anno, insieme a Gummy Industries, ha dato vita a Flatmates, agenzie che aiuta brand e agenzie a lavorare con gli influencer in modo efficace.
Antonio Civita lavora nel campo dell’innovazione e della strategia per clienti selezionati che hanno deciso di crescere più velocemente della competizione implementando processi di management strutturati, rigorosi e condivisi.
È impegnato all’intersezione del Business, Design e Tecnologia per restituire ai Leader il tempo per lavorare alla Strategia e creare all’interno delle organizzazioni Persone più forti, Team più motivati, Processi più efficienti, Clienti più felici e maggiori Profitti.
STRTGY è un movimento costruito sull’idea che i designer saranno gli autori di una grande trasformazione nel mondo che vivremo nei prossimi anni.
Designer che non si occupano più soltanto di estetica ma anche e soprattutto di business e tecnologia dimostreranno con il loro lavoro l’impatto positivo della Customer Experience (CX) sulla profittabilità delle aziende.
Tecnologie trasformative diventano velocemente disponibili per tutti alla velocità della legge di Moore e non sono più un vantaggio competitivo rilevante.
Abbiamo bisogno di professionalità che solo l’esperienza è capace di formare.
Un mix di creatività, competenza tecnologica, psicologia e capacità analitica che permette di leggere il mercato e reagire velocemente.
È necessario quindi un nuovo modo di collaborare, dentro e fuori le aziende, per fare innovazione e acquisire nuovi, temporanei, vantaggi competitivi.
Il successo nell’arena sarà di chi colmerà il gap tra Design, Business e Tecnologia più velocemente dei propri competitor.