№ 184

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Gestione aziendale: le novità strategiche da non perdere dopo la pausa estiva

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Nella nota di oggi

Basta con la positività tossica

L’ho trovato passeggiando in aeroporto e ho pensato che finalmente qualcuno ha scritto su questo tema. 

TOXIC POSITIVITY è un libro di Whitney Goodman, psicoterapeuta di Miami e parla del perché è importante smettere di essere fintamente positivi. 

L’autrice spiega che essere sempre positivi al lavoro e nella vita non ci permette di crescere. In molte organizzazioni c’è questa finta gentilezza e il desiderio di sentirsi sempre positivi che non è affatto produttivo. La pressione ad essere costantemente felici ci fa soffrire e rende difficile affrontare la realtà.

Riconoscere e processare le emozioni negative ci aiuta a crescere. Se vediamo sempre il mondo in modo positivo, smettiamo di farlo. È importante accettare le emozioni, anche quelle negative, e imparare a riconoscerle e gestirle.

Mi è piaciuto molto il tema dell’autenticità che significa anche provare e condividere sensazioni come fatica, dolore, paura e non fingere che tutto vada bene. 

La superficialità porta a relazioni tossiche, soprattutto per chi invece ha un rapporto sano con le emozioni negative (e non lo sa). 

Il libro aiuta a prendere le emozioni come arrivano, trovare il momento giusto per parlarne e esprimere il disagio in modo efficace.

Consigliato vivamente. Ecco il link per averlo subito.


Priorità, OKR e la perenne mancanza di tempo

La scusa principale per non adottare gli OKR è : «Non abbiamo tempo per gli OKR».

Ciò che penso davvero è che non è una questione di tempo, ma di priorità. 

Se gli OKR indicano la priorità, allora sono una priorità essi stessi.

Gli OKR non sono solo un altro strumento; sono una modalità di lavoro che richiede focus e priorizzazione. 

Permettono una migliore organizzazione delle risorse, soprattutto in un momento in cui molti leader faticano a decidere cosa sia davvero importante. Se tutto è importante, niente è importante. 

La leadership non consiste nel controllare ogni dettaglio ma nel definire chiare priorità che permettano ai team di esprimere al meglio le proprie capacità. Di conseguenza prioritizzare gli OKR non significa gestire il tempo, ma gestire le risorse per il massimo impatto

Ecco cinque step che puoi applicare immediatamente:

1. Chiediti cosa è essenziale ottenere nei prossimi quattro o dodici mesi.

2. Usa lo SFO per mappare la tua strategia in un unico foglio condivisibile e comprensibile dal tuo team.

3. Distilla le priorità in obiettivi numerici e misurabili (OKR).

4. Comunica chiaramente queste informazioni al tuo team affinché possano prendere decisioni allineate, in autonomia.

5. Distribuisci le risorse basandoti sulle tue priorità, non sul budget dell’anno scorso (o su quello che ti stai apprestando a fare).

Se desideri approfondire questi temi, possiamo formare il tuo team gratuitamente. 

Stiamo offrendo un’ora di training gratuito per i team interessati a scoprire queste tecniche di gestione strategica. Richiedila passando da questo link.


Una domanda coraggiosa che fanno in Netflix 

Sappiamo tutti che l’estate è un periodo intenso, anche per l’Hiring. Molti hanno affrontato selezioni e comunicato le dimissioni prima dell’estate, pronti a iniziare nuovi ruoli a settembre. Questo porta i team di HR a gestire nuovi onboarding e sostituzioni di ruoli mancanti.

Vorrei parlarti di uno strumento di performance management introdotto da Reed Husting, co-founder di Netflix, che può offrirti una prospettiva diversa rispetto alla montagne russe di emozioni che si affrontano in questi casi. 

Si chiama The Keeper Test. Funziona così: ciclicamente ai manager viene chiesto: “Se X volesse licenziarsi, farei di tutto per tenerlo/a in azienda?” Oppure: “Sapendo tutto quello che so oggi, assumerei di nuovo X?” Se la risposta è no, il rapporto viene interrotto rapidamente.

Durante tutto l’anno, i manager sono incoraggiati ad avere conversazioni sullo stato del talento del proprio team. Un approccio che premia l’efficacia del ruolo rispetto alla quantità di lavoro prodotta e che richiede coraggio e onestà da parte dei manager e vulnerabilità dai dipendenti.

Attenzione, questo approccio potrebbe non funzionare nella tua azienda, ma sappi che la costruzione di organizzazioni ad alte performance richiede di prendere decisioni difficili. 

The Keeper Test è uno strumento per mantenere l’eccellenza nel team. Netflix è famosa per aver coniato il concetto di “densità di talento”. E quando metti insieme un gruppo di talenti succede che nessuno tollera le zavorre e le inutili perdite di tempo. Questo test è un modo per protegge la cultura dall’interno.

Ne ho parlato anche nel mio libro MAKE PROGRESS con gli OKR. I sistemi di gestione più evoluti permettono alle organizzazioni di autoripararsi dall’interno grazie all’autonomia e agilità delle persone. 

Ti lascio il link al manifesto ufficiale di Netflix e sono curioso di sapere cosa pensi. 


5 lezioni che che ho imparato a mie spese  sull’LTV

1. Ho imparato che i piccoli clienti possono diventare grandi spender. 

Tendendo a ignorare i piccoli, pensavo che non avrebbero mai rappresentato molto. Ma indovina un po’? Alcuni dei nostri clienti più grandi hanno iniziato comprando piccole cose. Ogni cliente vale oro anche se spende €9.

2. Quick wins nel marketing non significano sempre successi a lungo termine. 

Ero così concentrato sui profitti a breve termine che ho perso di vista il quadro generale. Certo, si possono fare soldi velocemente, ma diventa più difficile creare relazioni durature. È nelle relazioni lungo termine che si trova il vero denaro.

3. I feedback dei clienti sono una miniera d’oro.

Credevo di sapere perché i clienti comprassero i miei prodotti, però mi sbagliavo. Non ascoltandoli, ho perso preziose intuizioni che avrebbero potuto migliorarli. I clienti sono i consulenti più bravi che puoi assumere.

4. Mantenere felici i clienti esistenti costa molto meno e porta a più profitto, ma…

Ma il bello è che non si può smettere di acquisirne di nuovi. Bilanciare la fidelizzazione con strategie di acquisizione intelligenti è tutto.

5. Costruire un brand richiede molto tempo. 

È un processo lento che richiede uno sforzo costante e costoso. Ho scoperto che il modo più veloce per fare branding è vendere. Non separare le due cose, a meno che tu non abbia budget infinito.

Tu misuri il Lifetime Value? Qual è la tua esperienza?

Traccia le tue metriche più importanti con il nostro KPI Book


Come sta andando la strategia di Bayer?

A fine aprile di quest’anno, il CEO Bill Anderson di Bayer ha parlato di come la grande azienda farmaceutica stia avviando un nuovo modello organizzativo chiamato DSO, ovvero Dynamic Shared Ownership. In una presentazione su YouTube, ha spiegato come questo modello possa smantellare la burocrazia, supportare l’innovazione e rendere le persone più intraprendenti.

Qui trovi la dettagliata nota originale: La Nuova Strategia di Bayer è liberarsi della burocrazia: ecco come faranno.

Il modello DSO è tra i più avanzati oggi disponibili e si basa su idee apprese da altri modelli come Rendanay di Hier e Humanocracy. Gary Hamel appare come ospite nel video per spiegare i principi del modello e come la burocrazia stia frenando l’innovazione e il progresso nelle aziende di tutto il mondo.

Novanta giorni dopo, Bill Anderson è tornato su YouTube con un video di 90 secondi per raccontare i risultati del secondo trimestre. È interessante vedere come una grande azienda utilizzi piattaforme come YouTube e LinkedIn per coinvolgere i propri stakeholder nella gestione strategica. Le informazioni sono condivise con attenzione, ma comunicare la strategia è parte della strategia stessa.

Qui trovi il video su YouTube: Bayer CEO Bill Anderson on Q2 2024 | 90 days in 90 seconds

In breve:

  • Il nuovo modello operativo dell’azienda è ben avviato e sta mostrando ottimi risultati.
  • Bayer conferma le previsioni per il 2024 con ricavi in crescita nella prima metà dell’anno.
  • Tutte le divisioni hanno registrato miglioramenti nel secondo trimestre.
  • Nel settore Pharma, Bayer ha ottenuto risultati positivi per un nuovo farmaco per l’insufficienza cardiaca.
  • Sono iniziate nuove sperimentazioni per una terapia genica per il Parkinson.
  • Bayer sta lanciando nuove innovazioni sul mercato, tra cui:
    • un integratore per la salute cellulare.
    • una biotecnologia per combattere il parassita della radice di mais.

Queste comunicazioni influenzano molte parti dell’ecosistema aziendale. I competitor ascoltano queste informazioni, così come nuovi talenti che potrebbero voler lavorare in un’azienda che promuove l’intraprendenza. Anche le comunità scientifiche, agricole, industriali e finanziarie sono impattate dai prodotti dell’azienda.

Mi chiedo perché in molte organizzazioni la strategia sia tenuta nascosta da poche persone e non sia chiara o distribuita. 

Non è necessario avere un canale YouTube e trasmettere i risultati aziendali in broadcast, ma è importante restituire chiarezza strategica a chi ne è influenzato. 

Spesso, il costo dell’incongruenza strategica è un costo nascosto nei bilanci che chiamo debito strategico. Se hai bisogno di nuovi strumenti per colmare questo debito invisibile e pesante, ti invito a scoprire MAKE PROGRESS® e i casi di studio di chi lo sta già adottando.

Non perdere le prossime Note. Ogni lunedì alle 7:00. Gratis.

Strumenti e framework per sbloccare l’innovazione in azienda e applicare praticamente Design Thinking, Blue Ocean Strategy, JTBD e OKRs.  

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