Hey, buon lunedì.
Questa settimana sarà impegnativa per tutti quindi taglierò corto e andrò dritto al punto. Per prima cosa voglio invitarti subito al prossimo STRTGY Meeting, uno degli eventi più importanti di questo autunno.
Giovedì 5 Novembre 2020 ore 18:30
Culture before Strategy. Alessandro Rimassa, del team di Changers, ci racconterà come installare il sistema operativo che fa crescere le aziende.
È necessario registrarsi per accedere a una sessione privata nella quale Alessandro ci consegnerà e spiegherà per filo e per segno come applicare il suo Company Culture Canvas.
Riceverai il link 15 minuti prima dell’evento all’email con la quale ti sarai registrato gratuitamente.
Il futuro del lavoro
Nel mondo del lavoro è cambiato tutto. Internet ha abilitato nuovi modelli di business che a loro volta hanno cambiato i comportamenti di acquisto e le abitudini di tutti noi. Sicuramente questa pandemia ha costretto tutti ad spingere sull’acceleratore, ma una cosa non è mai cambiata: il management.
Cloud, smartphones, intelligenza artificiale, design computazionale, veicoli autonomi, razzi che atterrano in piedi. Abbiamo imparato a cambiare il mondo all’interno di organizzazioni che guardano al futuro ma sono costruite esattamente come 100 anni fa quando il lavoro si svolgeva tutto al piano terra di un’industria che avvitava bulloni in sequenza.
Dalla metà dell’800 si fece largo l’idea che alcuni fossero più bravi a pensare ed altri ad fare. E i bravi a pensare si trasferirono al primo piano per coordinare i lavori, definire le mansioni, disegnare gli spazi e misurare i tempi di chi è bravo a fare.
Le informazioni acquisirono così struttura e direzione muovendosi secondo la linea di comando, dall’alto verso il basso, seguendo il percorso dall’organigramma aziendale.
E così dritti fino a oggi… Taylor formalizza il Project Management nel 1911, Gantt inventa il suo grafico a barre nel 1917, il Budget viene inventato da McKinsey anch’esso all’inizio del 900, la Work Breakdown Structure dai militari nel ’62, e lo Scrum nell’86.
Possiamo sentirci innovativi ma la verità è che usiamo strumenti vecchi di 100 anni per disegnare il futuro.
Una volta mi è stato fatto notare che le cose che funzionano non si mettono in discussione. Ecco, il problema è un altro: queste teorie sono basate sulla pericolosa idea che è possibile prevedere e controllare la direzione in cui girerà il mondo, che ciò che ha funzionato ieri funzionerà anche domani, che basta organizzarsi e assumere uno più bravo a controllare gli altri per migliorare il bilancio.
Vorrei essere smentito ma pochissimi budget hanno superato l’incontro con il primo DPCM.
Un nuovo sistema operativo
Come il sistema operativo del tuo computer, la cultura lavora in background. È quell’insieme non scritto di regole che modifica i comportamenti tra le persone, regola le priorità e le decisioni.
L’attuale sistema operativo ha un grande bug che va subito risolto: è il modo di pensare che le performance siano il risultato della conformità alla burocrazia.
Come se bastasse che tutti seguano le regole per raggiungere l’obiettivo. E così abbiamo centinaia di procedure complesse per fare cose semplici, abbiamo persone che le codificano e persone che le autorizzano. Persone che comandano e persone che controllano.
Cosa succederebbe invece se invece delle regole creassimo semplicemente le condizioni per lavorare meglio?
Cosa succederebbe se invece di utilizzare la burocrazia per delegare la responsabilità permettessimo a ognuno di raggiungere i propri obiettivi?
È per questo che ho invitato Alessandro Rimassa, esperto di future of work e digital transformation a indicarci come aggiornare il sistema operativo delle nostre azienda per permettere alle persone di rispondere più velocemente, coordinarsi meglio e reagire in maniera più agile.
Alessandro ha fondato Changers, la prima community italiana dedicata alla crescita e alla trasformazione professionale, e prima Talent Garden Innovation School. Ha anche diretto Centro Ricerche e Scuola di Comunicazione e Management di IED, l’Istituto Europeo di Design. È autore di sette libri, tra cui Company Culture ↗ e il best seller Generazione Mille Euro↗, e ha curato Tag Books, la prima collana italiana di libri sull’innovazione digitale edita da Egea, casa editrice dell’Università Bocconi.
Sarei felice se potessimo continuare a parlarne insieme Giovedì 5 Novembre alle 18:30, dal vivo. Riserva il tuo posto se non l’hai ancora fatto.
Ti aspetto.
Buon lavoro!
Fatti sentire.