Hey, buon lunedì,
Ti sei accorto che dalle nostre giornate è scomparsa una cosa?
La macchinetta del caffé. O comunque quella pausa dal lavoro, durante il lavoro, nella quale potevi incontrare i colleghi e non trattarli da colleghi, potevi non parlare di lavoro, o forse potevi lavorare davvero.
Forse, potresti anche essere rientrato in ufficio e aver di nuovo accesso alla macchinetta, ma sono sicuro che non c’è la stesso movimento di prima.
Che cosa l’ha sostituita?
Se niente, perché?
Per la prima volta nelle nostre carriere abbiamo passato più tempo a casa che in ufficio.
Clienti e colleghi ci sono entrati in cucina dalla webcam e diventati a tutti gli effetti nuovi coinquilini virtuali (mica tanto) e distribuiti.
Da ieri poi è arrivata l’estate e allora ho pensato mentre leggevo questo articolo ↗, se ormai è normale lavorare da casa, cosa ci frena da lavorare dove vogliamo?
L’importante che non diventi lavorare ovunque e sempre!
Non basta avere il computer con se, ma adottare un nuovo set di regole.
Potresti leggere questo libro ↗ che è una pietra miliare sull’argomento ma prima che l’intera cultura del tuo gruppo di lavoro cambi potresti decidere di adottare dei nuovi principi.
Ecco i miei, sentiti libero di prendere ispirazione:
- Comunicazione asincrona. Interrompi la tua e la giornata degli altri solo per cose davvero importanti.
- Sincronizzati sugli di obiettivi, non sui task.
- Check-in continui e automatici e costanti per trasferire la sensazione di progresso.
Vuoi una guida per acquisire il un nuovo ritmo come team? A gennaio ne ho scritta una nella quale ti suggerivo di fissare tre brevi riunioni (ora call), una per ogni P del framework di STRTGY ovvero Persone, Processi e Prodotti. Puoi leggerla nella nota No.3↗.
Funziona, solo se…
Nella nota No.16 ↗ ti parlavo di 3 metodi low-risk per innovare e che costantemente confermano la propria efficacia. Ripartiamo da quelli.
Ti parlavo di Facebook e del loro modo di lavorare con la carta carbone. Avevano appena lanciato un clone di Zoom che si chiama Rooms e che ora è già nel tuo telefonino senza che tu abbia deciso di installarlo e uno di Pinterest chiamato Hobbi di cui ancora nessuno ha sentito parlare.
Anche Google in quel periodo lancia Tangi che dovrebbe competere con TikTok ma per gli amanti del fai-da-te. E oggi ne lancia uno nuovo che si chiama Keen ↗ che sembra fatto decisamente meglio ed è un remix di un organizzatore di bookmark e Google Keep con l’aggiunta dell’intelligenza artificiale.
Il motivo per il quale Facebook e Google se lo possono permettere (e anche tu probabilmente) è perché in termini di distribuzione non avranno nessuna frizione a rendere i nuovi prodotti non solo accessibili ma addirittura integrati nei loro servizi core.
Anche se non è la ricetta di un successo sicuro, vedi il flop di Google+, è un un vantaggio competitivo che può sembrare sleale e che sfruttano costantemente.
Per esempio… Dove hai visto la pubblicità di Stories, il clone di Snapchat, per la prima volta? Da nessuna parte! Quando hai letto la notizia era già nell’app di Instagram.
Forse non sai che nell’alfabeto di Google, tra le azienda con la lettera A c’è Area120 ↗ che si definisce come un programma sperimentale per aiutare piccoli team a costruire nuovi prodotti in un ambiente imprenditoriale. Costruiscono, lanciano e rifiniscono idee che altrimenti non vedrebbero la luce. Sembra davvero la descrizione del reparto di R&D perfetto! È qui che nasce Keen!
Google che ha come missione quella di organizzare tutte le informazioni del mondo lo fa partendo dall’organizzazione delle tue di informazioni.
Ogni tuo comportamento viene meticolosamente classificato e riorganizzato per mappare nuove abitudini comportamentali che vengono usate da un lato per servirti pubblicità perfettamente in linea con il tuo lifestyle, dall’altra per diventare parte integrante della tua vita.
Se visiterai questo link da Chrome come utente loggato in Google potrai scoprire Collections ↗, ci troverai già un sacco di cose su di te! Collections è un prodotto lanciato in modalità stealth nel 2018, rilanciato nuovamente questo gennaio (Techcruch ↗) che fa la stessa cosa di Keen.
Forse non lo conoscevi, ma se possiedi un telefonino Android (stock o AndroidOne) e fai swipe verso destra dalla home potrai accedere alla sezione notizie che non fa altro che mostrarti articoli interessanti mettendo in relazione la tua navigazione, ai tuoi interessi e alla tua posizione.
Se uno di questi prodotti avrà trazione, sarà semplice scalare e neutralizzare la competizione!
Un altro settore nel quale avviene sistematicamente e prevedibilmente questo fenomeno è quello del personal banking e delle soluzioni di pagamento.
È iniziato tutto con Apple che ha copiato Paypal con Apple Pay sullo stesso job-to-be-done, quello di pagare senza dare la propria carta a chiunque. Poi Google con Google Pay mentre Facebook ci sta ancora lavorando.
Poi Apple lancia la sua carta, e dietro Google con Google Card, ma anche Samsung con Samsung Money ↗ e Huawei con Huawei Card.
Potrebbe funzionare anche per te ma…
Questo modo di fare innovazione funziona non necessariamente perché la soluzione copiata funziona meglio dell’originale, ma solo perchè può diffondersi in maniera rapida ed economica. Nessun competitor può battere i costi di accesso al canale quanto i proprietari del canale stesso.
Anche tu potresti adottare questo modo di fare innovazione, essenzialmente dando l’R&D in outsourcing ai tuoi competitor ma fallo solo se sei sicuro di poter sostenere il costo di entrare in un mercato già popolato di soluzioni simili a quella che stai offrendo.
L’alternativa più conveniente e quella di imparare ad ascoltare e i propri clienti che con i loro problemi, i loro bisogni insoddisfatti, i loro desideri, sono i veri innovatori di ogni business.
Nella prossima nota ti lascerò i miei appunti su come ascoltarli e tradurli in azioni concrete per prioritizzare la attività sulle quali puntare nel Q3 che sta per iniziare. Mi raccomando aprila!
Buon lavoro!
Fatti sentire.