Hey buon lunedì!
Com’è iniziato il Q2?
Mi auguro con la giusta strategia!
Il Q2 è come uscire da un tunnel molto faticoso nel quale tutti sono stati impegnati a portare i risultati che però sono stati generati nel trimestre precedente, quello del “ne riparliamo all’anno nuovo” per intenderci.
E adesso? È come ricominciare da capo. Ora che i primi progetti sono conclusi si possono liberare energie per pensare alla seconda parte dell’anno.
Così è come si costruiscono quelle nauseanti montagne russe dei risultati che tutti conoscono. Ovviamente alla lunga il saliscendi non è sostenibile, per nessuno.
Il primo passo per scendere dalla giostra è dotarsi di una strategia che permette di ridurre la reattività del lavoro, restare concentrati sulle priorità e avere dei chiari obiettivi numerici.
Questa strategia deve essere descritta, distribuita e compresa, solo così ogni persona nel tuo team saprà come contribuire altrimenti continuerà a pretendere – giustamente – chiarezza sulla direzione.
Potrebbe essere il momento giusto per prendere seriamente in considerazione la possibilità di accedere a questo training di circa 60 minuti su come compilare lo Strategy Focus Onepager (SFO).
Ti mostrerò il canvas già compilato così da rendere estremamente concreto il come compilare ognuno dei 18 blocchi di cui è composto. Potrai scaricare subito il template in PDF o duplicare la board di Miro così da iniziare a lavorarci subito.
Ecco cosa ne pensa che ha già partecipato:
Tutto questo, unito a ciò che ti sto per raccontare in questa nota, sembra andare a toccare dei nervi scoperti.
Ne ho avuto evidenza alla Masterclass “Processi” di Bologna di Strategie per Agenzie dove grazie a Stefano Ferranti ho incontrato degli imprenditori molto in gamba impegnati con le proprie agenzie di comunicazione, informatica e servizi. Tuttavia posso assicurarti che questi concetti si applicano a qualsiasi tipo di organizzazione e oggi è adottato da aziende da 2 a 11.000 dipendenti in differenti settori.
Pronto per un grande Q2?
Entriamo nel vivo!
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Perché tutti hanno bisogno del proprio OS
Un sistema operativo è un insieme di regole e processi che evolvendosi permettono all’intera organizzazione non solo di migliorare le proprie performance ma addirittura di auto-ripararsi.
Funziona in background per assicurare che le varie componenti possano scambiarsi informazioni e lavorare sincronizzati per compiere attività di valore. Di valore per chi? Per il cliente finale e per l’organizzazione stessa.
Quando questo non succede in azienda si genera un grande caos. Le cose magari funzionano perché, bene o male, vengono fatte lo stesso, ma tutto a discapito di qualità, competitività, sostenibilità e marginalità.
Cos’è il Progress OS
La cultura aziendale è strettamente collegata al proprio modo di lavorare e ne influenza comportamenti e risultati.
Molte organizzazioni si dotano di burocrazia per codificare ogni aspetto del modello esecutivo. Questo apparentemente restituisce un grande senso di ordine e stabilità che giustifica budget e compensi per poi scoprire di aver trasformato l’azienda in una macchina stampa soldi in cui nessuno vuole lavorare.
Durante la scrittura del mio libro ho cercato in lungo e in largo cosa muovesse le performance più di ogni altra cosa scoprendo una sorprendente verità: non è il permesso di passare con il verde che riduce il traffico, ma la fiducia di immettersi in una rotonda che lo rende più fluido e sicuro.
Cosa voglio dire con questo? Che molte aziende costruiscono un modo di lavorare fatto di semafori per bloccare le persone dal prendere decisioni con l’intento di costruire una catena di controllo e tentare di ridurre gli imprevisti.
Altre organizzazioni invece decidono di dotarsi di regole che fanno leva sulla fiducia piuttosto che sulla paura di sbagliare. Il loro modo di lavorare è più simile ad avere delle rotonde, dove chiunque può immettersi rispettando il senso di rotazione e le modalità per segnalarne l’uscita.
In una cultura con i semafori tutti sono tentati di battere il sistema passando con il giallo perché è l’unico modo progredire a discapito della sicurezza, personale e del gruppo.
Nell’altro modo invece le persone non sono incentivate a compromettere il rispetto reciproco delle regole, piuttosto sono motivate a mantenere il più fluido possibile il flusso di idee e risultati.
E se proprio vogliamo mantenere il paragone con il traffico, le rotonde sono incredibilmente più economiche da costruire rispetto a un intricata rete di semafori e sistemi di controllo.
Tre principi per costruire il proprio Progress OS
Mi sono chiesto se fosse possibile costruire un sistema operativo che permettesse, by-design, di sostenere quell’energizzante sensazione di progresso generando motivazione, fiducia e chiarezza sugli obiettivi.
In questo video ho distillato tre principi che ti aiuteranno a costruire il tuo Progress OS, per lavorare per obiettivi e sbloccare le potenzialità del lavoro asincrono.
- Ritmo
- Regole (condivise e automatiche)
- Numeri come feedback
Disclaimer: io sono un grande fan di Notion. Anche se nel video ti mostrerò gli screenshot dell’attuale implementazione in STRTGY sappi che puoi adattare questi principi a qualsiasi tipo di azienda e a qualsiasi software, da Google Drive a Jira.
Se dovesse nascere qualche scintilla e decidessi di implementare alcuni di questi principi nel tuo lavoro fammelo sapere. Sono sempre felice quando posso imparare da chi li utilizza permettendomi di migliorare gli strumenti per tutti i membri della community.
ALWAYS MAKE PROGRESS ⤴
—Antonio