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№ 169

Perché la strategia non interessa a nessuno? E come invece renderla un’ossessione

07:55 di lettura — Il vero problema delle strategie noiose e inefficaci. Come trasformare interesse in ossessione secondo la scienza. L’ingrediente mancante e come inserirlo nella tua strategia
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Occuparsi di Strategia non è semplice, anzi forse è uno dei compiti più impegnativi per i leader che devono guidare i propri team.

Uno perché la strategia è sempre sbagliata finché non sono i numeri a provare il contrario. Ecco perché c’è bisogno di un sistema di gestione della strategia fatta di strumenti solidi e di gestione numerica in tempo reale degli obiettivi: MAKE PROGRESS è un opzione.

Due perché la strategia è l’unico asset che non puoi comprare fuori dall’azienda. Affideresti la crescita della tua azienda a chi non ha mai fatto il tuo mestiere, a chi non conosce il tuo modello di business, le risorse a disposizione e le competenze delle persone? Ecco appunto. Ne ho parlato qui.

Ma ammettiamo che tu abbia lavorato alla nuova strategia investendo ore in slide, gantt e spreadsheet… Ti senti finalmente pronto per il rollout…

Eppure… devi tirare le persone per la giacca per partecipare all’ennesimo meeting-monologo nel quale tutti faranno finta di ascoltare mentre smarcano le email in sospeso o spengono fuochi su Slack.

Chiedi feedback e ottieni solo come risposta “tutto chiaro” per paura che la riunione ricominci.

E che dopo 3 settimane, anche se hai condiviso un link privato Google Drive per capire chi ha avuto accesso, non ricevi nessuna richiesta di autorizzazione.

Come mai la strategia non interessa a nessuno? 

Avere una strategia è solo l’inizio di un percorso di cambiamento comportamentale che può essere gestito comprendendo le basi del funzionamento del nostro cervello e adottando questo semplice framework

Ti aspetteresti che almeno uno dei tuoi collaboratori venga da te per chiederti: “vorrei capire meglio questo aspetto della strategia?”. E invece: silenzio.

Se la strategia che stai presentando segue lo schema aumentiamo i risultati qua, riduciamo i costi qui non puoi sperare diversamente.

Se pur sono misure necessarie, hai bisogno di inserire un ingrediente fondamentale: la curiosità.

Attrarre i team verso la strategia con la curiosità

Le persone più brillanti nella vita e nel lavoro sono curiose

La curiosità infatti è l’ingrediente che trasforma un informazione che passerebbe inosservata in un ossessione. E quando siamo ossessionati da qualcosa ci spingiamo oltre i nostri limiti.

Studi scientifici mostrano come la curiosità sia il primo driver per l’apprendimento. Gli scienziati sono altresì convinti che non esiste un solo tipo di curiosità ma differenti tipi diversi che possiamo usare a nostro vantaggio per 

1. catalizzare l’attenzione

2. accelerare l’apprendimento

3. migliorare la retention delle informazioni

4. sostenere il cambiamento comportamentale

Ecco come inserire la curiosità nella tua strategia prima che finisca nell’oblio delle scartoffie aziendali.

3 tipi di curiosità che funzionano come una calamita

La curiosità funziona come una calamita. È un fenomeno psicologico che si manifesta in diverse forme, ognuna con un impatto significativo sullo sviluppo del comportamento. 

Ci sono tre tipi di curiosità: 

La curiosità epistemica che stimola la ricerca di conoscenza.

La curiosità empatica che favorisce la comprensione interpersonale.

La curiosità diversiva, che spinge verso l’esplorazione e l’innovazione. 

Come inserire la curiosità epistemica nella strategia

La curiosità epistemica rappresenta il desiderio innato di acquisire nuova conoscenza e comprendere in modo profondo come funzionano le cose. 

In un ambiente aziendale, questa forma di curiosità stimola la voglia di imparare e capire meglio sia i meccanismi interni dell’organizzazione che le dinamiche del mercato. 

È ciò che spinge a fare ricerche, lanciare esperimenti, intervistare i clienti, sentire quel bruciante desiderio di spiegarsi perché le cose stanno andando in un certo modo. Questo atteggiamento è ciò che spinge le persone ad accrescere le proprie competenze durante il corso della vita.

È davvero impossibile per i team suggerire miglioramenti di un meccanismo che non conosce. Ecco perché potresti essere deluso dai loro suggerimenti. Non è il loro talento che manca, ma la loro comprensione del sistema.

Una strategia che incoraggia la curiosità epistemica non si limita alla mera distribuzione dei compiti, ma spinge i dipendenti a porsi domande, a ricercare risposte a comprenderne il funzionamento per contribuire. 

La curiosità epistemica influisce positivamente sul processo decisionale. Quando i leader e i loro team approfondiscono la comprensione dei problemi, esplorano diverse prospettive e acquisiscono una conoscenza più vasta, le decisioni diventano più informate e strategiche. Questo approccio riduce il rischio di decisioni affrettate o basate su presupposti errati e porta a scelte più innovative e sostenibili. Per esempio, in aziende come Pixar, dove la curiosità e la creatività sono al centro della cultura aziendale, la capacità di esplorare nuove idee ha portato a soluzioni originali e a successi notevoli.

Come inserire la curiosità epistemica nella strategia? Invece di farcire le presentazioni di risposte definitive e di task smistati con fastidiosa precisione, concentrati sul mostrare i meccanismi di funzionamento dei vari fenomeni come la crescita, la competizione, la rappresentazione dell’ecosistema in cui si opera.

Questo è il motivo per il quale il Workshop della Growth Machine è così efficace: permette di vedere come funziona l’azienda e di guardare sotto il cofano per scoprire come funziona il motore e comprendere come funziona ogni singolo ingranaggio. 

PS: c’è una sessione in programma il 18 Marzo alle 12:00 se fossi interessato.

Come inserire la curiosità empatica nella strategia

La curiosità empatica rappresenta il desiderio di connettersi con gli altri per comprenderli.

È ciò che spinge le persone più sensibili a chiedere l’opinione altrui, a comprendere lo stato d’animo del prossimo o le motivazioni dietro specifici comportamenti.

Un esempio di questa curiosità è il consumo di contenuti come articoli o documentari che raccontano di altri stili di vita. Il comprendere gli altri soddisfa il nostro bisogno di formare connessioni. 

In azienda questa forma di curiosità spinge i team a interessarsi al lavoro altrui, alle motivazioni e al livello di emotività con cui vengono prese le decisioni o prioritizzato il lavoro.

Questa forma di curiosità permette ai leader di percepire meglio le esigenze e i sentimenti dei membri del team, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più armonioso e produttivo. Un esempio lampante è il modello di leadership di Starbucks. La loro strategia si basa su un approccio centrato sulle persone, dove comprendere le esigenze dei dipendenti e dei clienti è fondamentale. Questo orientamento empatico non solo migliora il morale interno ma si traduce anche in un’esperienza cliente eccezionale.

Come inserire la curiosità empatica nella strategia? Abbandonando il concetto che non esiste una singola monolitica strategia a favore del concetto di orchestrazione di diverse micro strategie: per far ciò bisogna comprendere come lavorano gli altri team.

In MAKE PROGRESS si usa uno strumento chiamato Now & Next che permette di mappare con chiarezza qual è il cambiamento comportamentale richiesto per l’esecuzione della strategia. E in questa occasione tutti i team sono invitati a comprendere gli altri e richiedere o offrire supporto. È un momento illuminante dell’intero programma.

Come inserire la curiosità diversiva nella strategia

Questo tipo di curiosità spinge alla ricerca di novità e all’esplorazione di percorsi inesplorati, fondamentali per stimolare il pensiero creativo e l’innovazione. La curiosità diversiva rappresenta una forza motrice fondamentale nell’innovazione e nella strategia aziendale.

È ciò che ci spinge a cambiare. Non è vero che le persone non vogliono cambiare. Le persone vivono per il cambiamento. Pensa a quanti hanno cambiato lavoro, auto, città, dieta o partner negli ultimi 6 mesi.

La verità è che le persone hanno paura di non fare progressi mentre cambiano. Per questo il compito dei leader è quello di creare un ambiente sicuro per il cambiamento. Non sto parlando della sicurezza psicologica – molto complicata da raggiungere – ma della sicurezza operativa: una cultura aziendale sana può nascere solo da un’azienda sana.

Organizzazioni come Apple hanno eccelso in questo, creando una cultura aziendale dove il pensiero fuori dagli schemi è non solo accettato, ma attivamente incoraggiato. Questo approccio permette di identificare soluzioni innovative e di anticipare le tendenze del mercato, mantenendo l’azienda all’avanguardia nel suo settore.

È fondamentale identificare e superare le barriere che ostacolano la curiosità diversiva. Per esempio è utile ridurre la paura del fallimento e la promuovere un ambiente in cui gli errori sono visti come opportunità di apprendimento. La mentalità di crescita, dove si valorizza il processo di apprendimento oltre il risultato immediato, è cruciale per mantenere un flusso costante di idee innovative.

Come inserire la curiosità diversiva nella strategia? Impostando correttamente i target e documentando la strategia.

Impostare target è un’arte. Se troppo bassi non stimolano la crescita e non raggiungerli metterebbe in pericolo i team. Se troppo alti invece potrebbero essere fonte di frustrazione. In MAKE PROGRESS abbiamo sviluppato un concetto chiamato Committed Growth che aiuta a proteggere i team dal fallimento pur stretchando i propri risultati. Qui trovi un esempio che permette di far convivere obiettivi di vendita e OKR.

Documentare la strategia ti farà trasformare ogni check-in nel più efficace momento di formazione aziendale dove tutti possono imparare da ciò che è successo. Per fare questo, nell’OKR Toolkit di STRTGY, hai a disposizione un tecnica per fare i check-in chiamata What/So What/Now What e lo strumento per rimuovere i Roadblock. Entrambi sono eccezionali nel creare un log condiviso di cosa funziona e cosa no, trasferendo autonomia e agilità ai team.

Senza Curiosità, la Strategia è solo un noioso elenco di task

Se hai trovato questo articolo interessante ti suggerisco di continuare a leggere:

  1. Non esiste una sola grande Strategia, esistono tante Micro-Strategie
  2. Il framework per il cambiamento e come implementarlo
  3. Come aumentare le vendite del 47,89% con gli OKR
  4. B.U.D.G.E.T. Perché non funziona

Quando sarai pronto, scegli un momento dal mio calendario per vedere tutti gli strumenti di MAKE PROGRESS in azione, applicati alla tua azienda.

ALWAYS MAKE PROGRESS ⤴
—Antonio

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