Hey, buon lunedì!
Probabilmente avrai notato, dalle Note pubblicate nelle ultime settimane, un focus crescente sulla cultura di prodotto.
Avremo modo di approfondire dal vivo tutto quanto il 25 giungo al Product Management Day (prendi qui il tuo biglietto con lo sconto). Tra un talk e l’altro non dimenticare di passare dal nostro stand per parlare di OKR. Saremo insieme ad Gtmhub e Atlassian e, ci metto la mano sul fuoco, non troverai un’occasione migliore in Italia per parlare di questi argomenti!
Per chi inventa ed evolve i prodotti le community sono incredibilmente importanti. Non solo possono costituire la prima customer base, ma generano una grande quantità di dati che possono essere messi a disposizione di un intero ecosistema.
Quando i team cominciano ad aprire gli occhi e diventano “data aware” bastano pochi dati ottenuti con una manciata di survey (api o meccanismi di scraping) che vengono poi organizzati in spreadsheets per avere delle informazioni preziose.
Ma presto questo limite viene superato. I creators, grazie ai social network, magnetizzano comunità enormi attorno a specifici problemi che gli imprenditori vogliono risolvere per trarne profitto.
Quando sei in competizione con il mondo (e mi duole dirlo, lo siamo tutti), la quantità di informazioni da organizzare e da mettere a disposizione dei team richiede l’adozione di specifiche piattaforme capaci di analizzare i dati alla velocità che nessun team fatto solo di umani può sostenere.
Ho invitato per questo Andrea Scotti Calderini in persona, co-fondatore e CEO di Freeda Media & Platform al prossimo STRTGY Meeting che si terrà lunedì 30 maggio alle 18:30.
Trova il modo di liberarti!
Freeda ha una community di oltre 9 milioni di persone che interagiscono con i canali Instagram, Facebook, TikTok, YouTube e LinkedIn, in Italia, Regno Unito e Spagna, capace di generare 120 milioni di interazioni l’anno!
Andrea ci permetterà di guardare sotto il cofano della Freeda Platform, la piattaforma di data marketing per le imprese in grado di ascoltare e comunicare ai Millennials e alla Gen Z.
La Freeda Platform estrae centinaia di datapoint da ogni singolo post scomponendolo in elementi semplici e comprensibili dalle macchine che così diventano capaci di individuare velocemente pattern di successo. I team creativi possono così accumulare know how da usare per la creatività successiva e anticipare i trend sul nascere.
È così che nascono campagne di successo che diventano virali.
Lo sanno bene i brand che stanno già utilizzando la piattaforma come Goovi, KFC, Jeep, Golden Goose, Repower, Giorgio Armani, Prada, Beiersdorf, 1895 by Lavazza, Lemonsoda (solo per citarne alcuni) per i quali, solo nel 2021, Freeda ha realizzato 306 campagne di branded content sui tre paesi, per un totale di 660 contenuti.
Quando i team non hanno i dati, per l’imprenditore (e per i manager), investire sulla creatività è come scommettere sui cavalli! Si spera di azzeccare il talento giusto! E se la campagna non va si dà la colpa al poco budget a disposizione.
Peggio va quando ci si affida ad agenzie esterne che, checchè ne dicano, hanno incentivi non allineati a quelli dei clienti. E finisce sempre che ci sono 3 proposte: una per vincere l’award (che di solito non porta vendite ma aumenta il cachet dell’agenzia), l’altra per mediare, la terza è la 💩 che si spera che nessuno compri ma la leggenda dice che finisce sempre così!
Senza i dati la creatività rimane un costoso esercizio artistico.
Andrea ci mostrerà come fanno in Freeda a dare un senso a grandi volumi di informazioni che vengono trasformati in insights per aumentare le performance delle campagne.
Avrai l’occasione, anche questa volta, di imparare dai migliori nel campo, e di entrare in una call dove puoi alzare la mano, accendere microfono e webcam, e ottenere le risposte alle tue domande.
Ma ci sono solo 100 posti. La registrazione è obbligatoria ma gratuita. Non perdere quest’occasione. Ti aspetto nella stanza.
→ Richiedi il link per partecipare
ALWAYS MAKE PROGRESS
Antonio