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№ 34

La dura verità sulle strategie di crescita

7:05 di lettura — Goal setting, incentivi, decision making, checkpoints e quanto investire
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Hey, buon lunedì,

Sono tornato operativo al 100%, tu?

Scrivo questa nota appena rientrato da un posto magico nel quale sono stato con la mia famiglia. Una di quelle vacanze che quando torni a casa ti lasciano un piccolo vuoto nello stomaco, come quando da giovane si avvicinava settembre e dovevi tornare alla vita in città.

Sono sicuro che anche tu hai il tuo posto magico. Non è importante quale sia ma voglio invitarti a riflettere su questa cosa: 

Cosa puoi fare ogni giorno per ricreare quella sensazione?

  • Puoi estendere quella buona abitudine che hai preso?
  • Puoi assaggiare di nuovo quei sapori? Sentire quei profumi?
  • Puoi indossare quel vestito che hai comprato lì?
  • Puoi non arrabbiarti se il navigatore ti fa sbagliare strada?

Nessuno ti obbliga a tornare alla vita che avevi prima di partire. Così come l’hai creata, puoi decidere di cambiarla. Sì è vero hai già degli impegni, delle scadenze da rispettare e quest’anno sarà ancora più difficile, ma come li affronterai dipenderà solo da te.

Perdona la digressione, non volevo essere il tuo motivatore.

Piuttosto voglio farti capire che sei sempre tu a scegliere. 

Nella vita e nel lavoro. 

Portati però un po di sole dentro.

Bene, cominciamo.

5 punti +1 della tua prossima strategia di crescita

Le vacanze ci fanno sempre capire che è possibile vivere in modo diverso

Qui in STRTGY, invece, posso aiutarti a capire che è possibile sempre lavorare in modo diverso.

Sarei felice se iniziassi settembre senza quella sensazione di investire tempo ed energie su progetti che di strategico non hanno niente a che fare e che probabilmente ti sono stati affidati dagli stessi manager che ora si chiedono che cosa tu stia facendo…

Raggiungere risultati eccezionali è qualcosa di imprevedibile. Non esistono ricette da applicare alla lettera e il risultato non è assicurato nemmeno quando segui, punto per punto, una video ricetta di Jamie Oliver, figurati per il tuo business!

I risultati eccezionali vengono però promessi in tutti i PowerPoint che gli executive confezionano per farsi approvare i propri budget per progetti nei quali nessuno ha perfettamente chiaro in che modo contribuiranno alla strategia aziendale, sprecando spesso tempo, denaro e, purtroppo, anche talento.

Stiamo entrando nell’ultimo trimestre, tra poco verrà chiesto anche a te di dichiarare in quale direzione dovrai andare nel 2021. Usa questi consigli, almeno con il tuo team.

1. Definisci il successo

Comunica i tuoi obiettivi individuando massimo 3 numeri che tutti devono guardare per capire che stanno andando nella direzione giusta.

Come devono essere questi numeri tra 3 anni?

Di conseguenza, come devono essere questi numeri quest’anno e l’anno prossimo?

Non confondere questi numeri con la north-star metric o con la OMTM (one metric that matters) che spesso leggi nei caroselli tirati via su Instagram e LinkedIn. 

Di questo ne parleremo meglio giovedì ↗

Scegli invece la cosa che più si avvicina al tuo ossigeno. Fatturato, margini, costi massimi, … ? È qui che devi sbloccare la crescita.

2. Ridefinisci i meccanismi di incentivo

Il modo più veloce per cambiare i comportamenti delle persone è cambiare i loro incentivi.

Invece di premiare il comportamento di chi finisce i task, prova a premiare maggiormente chi impara da quello che fa. 

Pensaci… È utile concludere un’attività se nel bel mezzo della stessa è chiaro che non è più utile o che potenzialmente può essere dannosa?

Le organizzazioni tendono a premiare chi non prende rischi, ma questo funziona solo in situazioni di stabilità. 

In condizioni di incertezza come quelle che i nostri business si trovano ad affrontare è più importante capire “cosa non fare” piuttosto che continuare “a fare”. 

Ricordati che è sempre più importante tenere in considerazione i costi di un fallimento non la frequenza con la quale i team falliscono.

È più conveniente premiare chi ha fallito presto e spesso ma spendendo poco piuttosto che chi ha fallito poche volte spendendo tanto. Non trovi?

3. Permetti a tutti di prendere le decisioni, anche quando non ci sei

Se la strategia non è chiara ci sarà chi andrà a Nord e chi a Sud. 

Il progetto non fa progressi, tranne che per i costi.

Rendi libere le persone di prendere le decisioni nel bene comune del progetto per andare più veloce.

Ti metto a disposizione un piccolo strumento che ho chiamato STRTGY Decision Matrix ↗

Sentiti libero di copiarlo e utilizzarlo ogni volta che vuoi. 

Invialo oggi stesso ai tuoi colleghi.

È molto semplice da utilizzare. Nella colonna “Criteri” fai una lista di criteri condivisi, allineati con gli obiettivi al punto 1 e assegna un peso. Descrivi esattamente quali aspetti è importante prendere in considerazione per fare una buona scelta.

Sulle colonne descrivi le opzioni a disposizione e un numero da 1 a 5 che indica quanto sei confidente che quella opzione permette di avvicinarsi a quel criterio.

Scegli l’opzione con il punteggio più alto.

Ricorda che qualsiasi decisione non è mai buona o cattiva, è sempre “abbastanza corretta” finché i dati non proveranno il contrario; ciò che conta è la velocità con la quale, acquisendoli, potrai reagire. E questo ci porta al prossimo punto.

4. Fissa checkpoints non milestones

Organizza un’agenda chiara nella quale è importante revisionare i risultati non la quantità di task evasi (è qui che l’agile si scontra con la realtà).

Blocca subito in calendario dei momenti specifici nei quali, chi è coinvolto nei progetti, condivide  il proprio impatto sui numeri, ciò che ha appreso e le proprie soluzioni.

Una milestone impone che tu abbia raggiunto un determinato obiettivo. Pesante come appunto una pietra, il team si ferma o continua finchè non raggiunta. È l’esatto opposto dell’agilità che cerchiamo.

I checkpoints sono momenti in cui i criteri vengono revisionati o modificati. Inutile continuare in una direzione se non ricevi conferme.

5. Investi solo ciò che puoi permetterti di perdere

L’innovazione, lo sappiamo, è ad alto rischio, ma innovare non vuol dire giocare d’azzardo.

Lo facciamo perché la ricompensa è la sostenibilità delle nostre imprese.

Il momento del budgeting, oltre a essere un processo incredibilmente costoso è uno dei più inefficienti per promuovere l’innovazione. In questo periodo dell’anno i manager chiedono di scommettere sui propri cavalli.

Torna indietro nel tempo a questo periodo ma dell’anno appena passato. Quanto è stato utile quel budget? Chi ha potuto prevedere questa pandemia? Quanto è stato facile reagire? Ecco… ti sei risposto.

Quello che ti suggerisco invece è di mettere a disposizione del tuo team tutte le risorse necessarie per raggiungere il prossimo checkpoint.

Come nei videogiochi nei quali devi prendere la stellina per avere extra-time e continuare la gara.

Investi solo ciò che puoi permetterti di perdere. Se i numeri ti daranno ragione… continua. Altrimenti vai al prossimo step.

+1. Continua oppure abbandona e documenta

Potrebbe succedere che a ogni checkpoint tutto stia andando per il meglio e tu e il tuo team riusciate ad inanellare un successo dopo l’altro nel vostro percorso di crescita.

Potrebbe succedere anche il contrario. 

È questa la dura verità, ma è qui che si vince la partita!

Se non sei in un’organizzazione che crede nell’innovazione la chiusura di un progetto è vissuta sempre in maniera dolorosa. La decisione viene allontanata il più possibile e tutti negano di essere stati lì. Il lavoro viene sotterrato. E tutti pensano di aver macchiato il proprio track record.

Se sei invece in un’organizzazione innovativa, la dismissione di un progetto è parte del processo di pianificazione e viene celebrato oltre che eseguito con disciplina.

  • Documenta il viaggio e condividi il percorso che ti ha portato fin lì. 
  • Quale iniziativa ha funzionato e cosa no. 
  • Di quali capacità si è arricchita l’organizzazione.
  • Quanto è stato risparmiato.

Non è teoria! Impara dal growth hacker dei Growth Hackers!

Questi passi sono alla base delle strategia di crescita di numerose aziende, ma ci tengo affinché ti possa togliere ogni dubbio che questa sia solo teoria.

Ti consiglio di ritagliarti meno di 60 minuti del tuo tempo, giovedì 10 settembre dalle 18:30, per incontrare Pedro Clivati, Head of Growth di GrowthHackers.com, la più grande community al mondo sul growth hacking fondata da Sean Ellis. 

Ho messo a disposizione una stanza su Zoom dove ci riuniremo privatamente con lui e parlare di Growth Strategy. 

I posti sono limitati e per questo, se non l’hai ancora fatto, ti invito a riservare il tuo posto visitando questo link e leggere il programma del suo intervento. Chi vorrà potrà fermarsi con noi nella sessione di Q&A.

Riserva il tuo posto ↗

Solo se ti registrerai potrò inviarti il link per partecipare alla Zoom call con Pedro.

Ti invierò le coordinate per accedere 15 minuti prima dell’incontro.

Ci vediamo giovedì…

Buon lavoro!
Fatti sentire.

Non perdere le prossime Note. Ogni lunedì alle 7:00. Gratis.

Strumenti e framework per sbloccare l’innovazione in azienda e applicare praticamente Design Thinking, Blue Ocean Strategy, JTBD e OKRs.  


22 Aprile 2024, 18:00

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