Hey, buon lunedì!
Le prossime note saranno diverse da quelle che hai letto fin ora.
Ci tenevo a informati per due motivi.
Il primo è il più importante.
Il tuo progresso conta molto per me
Questo progetto non esisterebbe senza il tuo supporto.
Non lo dico per carineria o perché semplicemente è la classica frase adatta per questo particolare paragrafo. Lo dico davvero, lo confermano i numeri e, tra gli altri, anche La Repubblica.
STRTGY non è nata con l’obiettivo essere la newsletter più bella, nè la più seguita in Italia. Ho deciso di dedicare il mio tempo a STRTGY con l’obiettivo ambizioso di creare la newsletter con il più alto impatto per mail che i leader abbiano mai ricevuto.
90.000+ parole già pubblicate, ogni lunedì alle 7:00, con lo scopo di ridurre il gap tra Design, Business e Tecnologia per chi, come noi, è chiamato a guidare e ad aumentare il valore dei propri team e delle organizzazioni per le quali lavorano.
💡 Sono tutte disponibili gratuitamente qui.
Allora, com’è stato il viaggio finora?
Se hai apprezzato ciò che hai letto fino a questo momento, prenditi qualche minuto per raccontare com’è stata la tua esperienza in STRTGY.
Nessun cambiamento è permanente,
ma ciò che impari invece si
Il secondo motivo per il quale ho deciso di informarti sui prossimi cambiamenti è dirti che se non ci sarà un beneficio soprattutto per te, faremo un passo indietro tornando alla versione precedente e continueremo a da li.
Se la nuova versione non dovesse piacerti, non disiscriverti ma lascia dei feedback e attendi la fine dell’esperimento.
Questa è solo una buona pratica di Design. È la maniera meno costosa e più costruttiva per introdurre i feedback all’interno del processo di progettazione.
Il problema della maggior parte delle strategie è che sono storie a cui manca sempre il protagonista principale: chi utilizzerà il prodotto.
Quando ai manager chiedo “come mai non avete ancora parlato con i vostri clienti di questo nuovo progetto” la risposta più frequente è che “è prematuro coinvolgerli nelle fasi iniziali perché non possiamo permetterci di rovinarci la reputazione”.
Io credo invece che la reputazione la rovinerei se realizzassi qualcosa che nessuno vuole, che intasi la mail con contenuti inutili e superficiali e che non ci restituiscano il tempo per pensare alla strategia di cui abbiamo bisogno.
Oggi possiamo testare la prossima versione del nostro business in ore, non mesi.
E questo è indiscutibilmente vero sia per una piccola community come la nostra che per una multinazionale.
Non esistono consumatori infedeli. Esistono prodotti che non incontrano più le necessità di chi li ha scelti. Le persone comprano progresso nelle proprie vite.
No. 62 — Ogni cosa è un prodotto
Grazie in anticipo per il tuo tempo.
È una risorsa scarsa e sono qui per rispettarlo.
Buon lavoro!
Fatti sentire.